Innovation Lab

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Vicenza e altri 4 Comuni della provincia hanno ottenuto un contributo complessivo di 700 mila euro per un progetto che coinvolge la cittadinanza nell’utilizzo pratico di digital communication

Il sindaco e l’assessore all’innovazione: “Fondamentale la collaborazione di Confartigianato Imprese Vicenza attraverso il suo Digital Innovation Hub e di altri enti per questo progetto reso ancora più importante da quanto accaduto con l’emergenza Coronavirus”

Facilitare e coinvolgere direttamente i cittadini di tutte le età verso l’uso delle piattaforme digitali favorendo l’accesso alla comunicazione e all’informazione su internet e sui social per una concreta diffusione dei dati, dei servizi e delle opportunità fornite in internet, dalla pubblica amministrazione e non solo, in merito a svariati settori: il tutto tramite la creazione di spazi e luoghi informatizzati che dovranno diventare punti di aggregazione tra la cittadinanza.
Ma anche: favorire lo smart working (il lavoro agile che tanto è stato utilizzato nel periodo della pandemia) e il coworking (l’integrazione di competenze lavorative diverse tra professionisti), creare e sviluppare delle nuove “app mobile” al servizio degli utenti su vari temi come ambiente, mobilità, patrimonio, salute e altro e organizzare eventi formativi e seminari specifici aperti a tutti.
Sono i molteplici obiettivi che l’amministrazione comunale di Vicenza, assieme ad Altavilla Vicentina, Creazzo, Sovizzo e Torri di Quartesolo, avranno la possibilità di raggiungere grazie ad un contributo di 697.427,64 euro ottenuto dalla Regione Veneto nell’ambito del bando POR FESR volto alla “costituzione di Innovation Lab diretti al consolidamento/sviluppo del network Centri P3@-Palestre Digitali e alla diffusione della cultura degli Open Data”.
A presentare il progetto questa mattina sono stati il sindaco Francesco Rucco, l’assessore con delega in materia di innovazione tecnologica e semplificazione amministrativa Mattia Ierardi e l’assessore ai lavori pubblici Matteo Celebron. Erano, inoltre, presenti: Matteo Pisanu, responsabile del Digital Innovation Hub di Confartigianato Imprese Vicenza, che ha portato i saluti di Cristian Veller, presidente della Categoria ICT e componente della giunta esecutiva di Confartigianato Imprese Vicenza; Maurizio Facco, presidente del mandamento di Vicenza di Confartigianato, il sindaco di Altavilla Vicentina Carlo Dalla Pozza, l’assessore alle attività economiche del Comune di Creazzo Giuseppe Serraino; il consigliere con delega all’Innovazione e referente tecnico del progetto del Comune di Sovizzo Andrea Cenzi.
“Ringraziamo tutti coloro che hanno lavorato per l’ottenimento di questo contributo – dichiarano il sindaco Francesco Rucco e l’assessore all’innovazione Mattia Ierardi – che ci permetterà di fare un salto di qualità per quanto riguarda la partecipazione attiva dei cittadini, soprattutto quelli meno avvezzi, attraverso l’uso degli strumenti digitali per l’informazione e l’accesso ai servizi pubblici e alle opportunità offerte dalla rete. Un progetto che arriva al momento giusto visto che le fasi di emergenza prima e di ripartenza poi, hanno dato una forte accelerazione all’utilizzo dei mezzi multimediali”.
Il progetto elaborato a Vicenza ha ottenuto un punteggio molto elevato risultando il secondo in tutto il Veneto tra i 14 presentati, di cui 10 finanziati, e sarà valido per il biennio 2020-2021.
Fondamentale per l’ottenimento del contributo economico l’apporto di Confartigianato Vicenza che ha garantito un requisito essenziale mettendo a disposizione la sede per ospitare le palestre digitali che troveranno spazio in una stanza esistente al quarto piano piano di via Fermi 134, già munita di postazioni e copertura wi-fi, concessa in comodato d’uso gratuito. Ci saranno altri sei spazi fisici di cui due a Vicenza, uno già presente in Biblioteca Bertoliana mentre l’altro sarà nuovo presso il punto Informagiovani, e uno in ogni comune aggregato.
“Siamo orgogliosi di poter mettere a disposizione del Comune di Vicenza, e delle altre realtà che hanno aderito, struttura e competenze del DIH e la nostra rete di contatti con Università, enti di ricerca e di eccellenza – ha dichiarato Cristian Veller, presidente della categoria ICT di Confartiganato Imprese Vicenza, che non ha potuto presenziare alla conferenza per impegni sopravvenuti -. I locali del DIH attrezzati con le ultime tecnologie a disposizione sono spazi che permettono anche co-working open per start up e di poter contare su una connettività sopra gli standard, mentre l’esperienza e le conoscenze dei collaboratori presenti garantiscono il necessario supporto”.
Anche in questo caso si è riusciti a fare squadra coinvolgendo numerosi partner di progetto come l’ITIS Rossi di Vicenza, l’istituto Ceccato di Montecchio Maggiore e Linux user group Vicenza, oltre ai partner di rete come le università di Padova, Trento e Cà Foscari, e centri di ricerca quali il Competence Center Arte 4.0 Advanced Robotics and enabling digital Technologies & Systems, Fondazione Kessler, Miriade srl, Fab Lab Dueville e l’Anap (associazione nazionale pensionati).
Lo scopo dell’Innovation Lab consiste nello sviluppare progetti, promuovere ricerca e sviluppo di prodotti e servizi ma, soprattutto, accelerare processi di innovazione tecnologica, organizzativa e strategica per consentire al territorio, agli enti locali e alle società di trasformarsi digitalmente e adattarsi rapidamente ai molteplici cambiamenti della realtà economica, ambientale e sociale.
Le attività verteranno attorno ai seguenti ambiti tematici: sicurezza informatica (protezione dati, cyber security, cyber awareness, crittografia); ambiente (climate change, salvaguardia del territorio, mobilità sostenibile; salute 4.0 (biorobotica, wearable, prevenzione).
Tornando alle attività principali previste dal progetto si parte dall’agenda digitale della Regione Veneto da cui verranno seguite le linee guida predisposte per i servizi digitali nel prossimo triennio a favore del cittadino. Vicenza potrà diventare così “l’ambasciata” digitale dell’agenda digitale contribuendo all’attuazione della strategia regionale AD Veneto 2020 attraverso attività di engagement che combinano i tre driver trasversali (infrastrutture tecnologiche, dati ed empowerment dei cittadini) con gli ecosistemi verticali previsti dalla strategia regionale.
L’Innovation Lab di Vicenza adotterà un approccio data-driven, multidisciplinare e partecipativo, guidato da una governance strutturata e orientata agli output: attraverso l’esperienza e l’operatività dei suoi partner di rete, punterà ad essere un nodo di intermediazione tra domanda e offerta di soluzioni tecnologiche a beneficio del suo territorio creando occasioni di contaminazione tra PA, imprese, ricercatori e cittadini attraverso strumenti e tecniche di co-progettazione e co-design quali open innovation e le call for ideas. Un modello/strumento attraverso il quale informare, aggregare, coinvolgere e rendere consapevoli i cittadini, gli enti formativi, la sanità, le PMI e le pubbliche amministrazioni delle opportunità che il digitale può portare nel campo dell’innovazione sociale, della protezione dati e della salute 4.0.
Altro obiettivo strategico è lo sviluppo e promozione degli Open Data, visto che i dati sono ricchezza per le organizzazioni contemporanee e, di riflesso, gli Open Data uno strumento fondamentale per restare competitivi, non perdere opportunità e soprattutto non essere esclusi da certi mercati e dinamiche socioeconomiche in forte evoluzione. L’iniziativa di sviluppo e promozione degli Open Data vuole incentivare la presa di decisioni guidate dall’informazione e dall’analisi dei dati aperti, prevalentemente in aree a forte impatto economico e sociale quali la mobilità e le infrastrutture, la salute, l’ambiente, le industrie creative e la salvaguardia del patrimonio. In tal senso si sfrutterà al massimo le possibilità tecnologiche rese disponibili dal progetto Mydata.
L’Innovation Lab, inoltre, si pone tra gli obiettivi principali la realizzazione di iniziative volte a favorire la co-progettazione di azioni per la social innovation, la contaminazione delle esperienze professionali, favorire nuove imprese sociali e la condivisione di soluzioni innovative ai diversi bisogni sociali del territorio. Si intende promuovere l’inclusione sociale e digitale, migliorando la disponibilità e l’accessibilità alle tecnologie digitali per gruppi vulnerabili e per le micro imprese, e facilitando la formazione per le imprese sociali. In questo caso Innovation Lab sarà lo spazio dove poter co-progettare i servizi che verranno sviluppati nell’ambito del progetto MYCITY.
Il progetto permetterà anche di creare e sviluppare numerose app mobile come dichiarato in sede di presentazione del bando dove, a fronte di una richiesta numerica di almeno cinque, ne sono state elencate ben ventuno in tema di mobilità, ambiente, salvaguardia del patrimonio e salute che saranno sviluppate e programmate nel corso degli eventi previsti tra programmatori e sviluppatori.
L’identificazione e raccolta dei bisogni espressi dal territorio, riguardanti la trasformazione digitale, avverrà in primo luogo ricorrendo a metodi scientifici oggettivi che consentano di avere una mappatura del livello di digitalizzazione degli utenti e un’idea attendibile dei fabbisogni reali.
Si troverà un buon equilibrio fra l’esigenza di rendere l’Innovation Lab e le palestre digitali luoghi concretamente fruibili dai cittadini delle fasce più deboli, e di essere al contempo luoghi in grado di creare engagement verso imprese, enti ed utenti già proiettati al mondo delle nuove tecnologie, permettendo così una co-progettazione di processi di innovazione tecnologica inclusiva e di livello. Verranno in primo luogo, all’interno delle palestre digitali, sottoposti a sondaggi online e questionari scritti sui temi oggetto delle iniziative proposte e i risultati permetteranno di far emergere le prime indicazioni sui bisogni formativi e informativi degli utenti dell’Innovation Lab e delle Palestre Digitali.
I principali target di riferimento saranno individui a rischio digital divide ovvero anziani, disabili, cittadini in condizioni svantaggiose; all’interno del progetto sono previsti 21 eventi formativi e 13 seminari aperti a tutti i cittadini.
Il budget a disposizione verrà suddiviso in vari capitoli tra animazione e informazione, servizi di assistenza specialistica, hardware e software, comunicazione e promozione, arredi, spese per il personale interno e l’IVA.
Elenco partner di rete
Il progetto si avvarrà di alcune partnership strategiche per consentire di poter contare su un trasferimento tecnologico di eccellenza. Essi supporteranno il progetto attraverso attività di empowerment, disseminazione e awareness e sperimentazione oltre i 2 anni del progetto. In particolare sarà possibile poter contare sulla collaborazione delle seguenti Università e centri di ricerca: Università di Padova, Dipartimento di Tecnica e Gestione dei Sistemi Industriali (sede di Vicenza) che contribuirà nei temi A.I, OpenData, Infografica e Data Analytics (gruppo di Data Analytics e Machine Learning guidato dal Prof. Luigi Salmaso); Università di Trento che fornirà il proprio supporto in ambito CyberSecurity, AI e Crittografia attraverso la consulenza scientifica relativa contenuti progettuali legati alla Sicurezza Informatica (Seminari, Workshp e attività esperienziali); Università Ca’Foscari, specie attraverso il contributo della Facoltà di Informatica, che fornirà il proprio supporto in tutte le attività legate a BigData, OpenData Intelligenza Artificiale e BlockChain attraverso la consulenza scientifica e il supporto all’organizzazione di seminari o laboratori; MoveoWalks, startup tecnologica padovana specializzata nello sviluppo di esoscheletri per persone con ridotta mobilità, che collaborerà all’avvio di un progetto pilota di sperimentazione dei we are able nelle persone anziane; Competence Center Artes 4.0 Advanced Robotics and enabling digital Technologies &Systems, che vede tra i suoi soci fondatori pubblici, oltre alla Sant’Anna di Pisa, la Scuola Normale di Pisa, l’Università degli Studi di Firenze, il CNR, l’Università Politecnica delle Marche, l’Istituto Italiano di Tecnologia di Genova e l’INAIL che fornirà il proprio supporto nel settore della bio robotica assistiva e riabilitativa, nonché nell’ambito dell’analisi e elaborazione dati attraverso workshop,laboratori e test dei servizi Copernicus; la Fondazione Kessler attraverso la propria esperienza nel settore ICT, che fornirà il supporto necessario nella sperimentazione di modelli applicativi di Intelligenza Artificiale basati sull’elaborazione avanzata dei data set di OpenData; Miriade Srl che collaborerà alla realizzazione di seminari e workshop dedicati all’utilizzo dei servizi di machine learning, big data a analytic; ANAP, Associazione Nazionale Anziani e Pensionati di Confartigianato Persone, che fornirà il proprio supporto e consulenza nel settore dell’invecchiamento attivo e lotta al digital divide, fungendo da megafono rispetto alle iniziative che verranno attivate con particolare riferimento al target delle persone anziane; Fab Lab Dueville, che collaborerà con l’Innovation Lab per intercettare persone di tutte le età e condizione sociale che necessitano di spazi ed attrezzature di fabbricazione in cui poter costruire persé e per la propria comunità delle opportunità professionali concrete, il tutto all’interno di un luogo relazionale. Il Fab Lab Dueville è stato riconosciuto e finanziato dalla Regione Veneto (DGR n.1475 del 12/08/13) e ha come obiettivo l’agevolare la crescita dei digital citizens e di progetti cooperativi caratterizzati da una stretta connessione con il tessuto produttivo e il mondo della formazione.

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