Il DIH Vicenza ha partecipato al progetto Alto Vicentino Neetwork di Samarcanda Società Cooperativa Onlus, sostenuto da Fondazione Cariverona e organizzato in collaborazione con Megahub, Radicà e diverse aziende del vicentino.
Il progetto nasce dalla volontà di creare uno strumento facilmente replicabile e scalabile per potenziare il processo di ricerca e formazione del personale e migliorare la comunicazione e la corrispondenza tra domanda e offerta di occupazione e formazione specifica e professionalizzante, oltre che di aumentare l’occupabilità dei Neet del territorio.
L’iniziativa ha previsto l’erogazione di diversi percorsi di formazione professionalizzante, tra cui il corso di programmazione robotica progettato e messo in campo dal DIH Vicenza, in linea con l’evoluzione del settore manifatturiero che vede sempre più incorporato nei propri processi l’automazione e la robotica industriale.
Terminato il percorso, i partecipanti hanno anche proseguito con un tirocinio nel quale hanno potuto dare prova di sé realizzando un robot SCARA con tanto di stampa3D, componenti elettronici, progettazione Fusion e programmazione Arduino.
La diversità dei partecipanti e le loro motivazioni eterogenee hanno rappresentato un valore aggiunto per la riuscita del progetto. Qualunque sia la tipologia di Neet, che per definizione costituisce una categoria estremamente ampia, l’impatto che il progetto intende avere sul lungo termine è un cambiamento della prospettiva comune rispetto al lavoro artigianale e manifatturiero e al terzo settore, rivalutando ciascuno di questi ambiti agli occhi dei giovani e delle famiglie per il loro impatto sul lavoro e sulla società.
Obiettivi di progetto
1.
Co-progettazione di un percorso formativo che in breve tempo ha fornito ai ragazzi, senza competenze specializzate pregresse, una solida base tecnica.
2.
Applicazione di metodi di project-based learning e rafforzamento di una base teorica nell’ambito della programmazione di robotica industriale.
3.
Svolgimento di un tirocinio che ha visto la realizzazione di un braccio robotico educativo, sotto la guida dei docenti ma in gran parte auto-gestito.
Struttura del percorso
Il percorso si è suddiviso in:
- 60 ore di formazione tecnico-pratica propedeutica: basi di programmazione (C++, Arduino, Python) e di progettazione (Fusion)
- 20 ore di formazione per il riconoscimento e lo sviluppo delle competenze trasversali
- 60 formazione tecnico-pratica specifica: Programmazione robotica
- Tirocinio retribuito di 3 mesi con progetto finale
In particolare, e in linea con i contenuti normalmente offerti dal DIH Vicenza, il percorso specializzante si è concentrato sulle seguenti competenze:
- Orientamento rispetto alle diverse applicazioni di robotica (industriale, educativa, di servizio, cobotica…)
- Componenti di robot industriali: Teach Pendant, Unità di Controllo, braccio antropomorfo a 6 assi
- Programmazione industriale: calibrazione di Tool e UFrame, PDL2 per la movimentazione, procedure di sistema
- Prototipazione: Python, Arduino C++, sensoristica, componenti elettronici
- Metodo Agile/SCRUM per la gestione di progetti di sviluppo
Il tirocinio
In seguito all’impegno di 140 ore di formazione, tre dei membri originali hanno intrapreso un progetto di sviluppo nella sede del DIH. L’obiettivo era creare un braccio robotico didattico, simile ai TinkerKit di Arduino, ma più conveniente e personalizzabile.
Questo progetto si è strutturato in tre fasi: Fase 1 – ricerca, Fase 2 – prototipazione e test iterativi, e Fase 3 – sviluppi ulteriori (di fatto, la creazione di un programma per il controllo agevolato del robot). Nonostante fosse la prima esperienza in questo ambito e in questo formato, il team ha conseguito con successo la realizzazione di uno SCARA a tre giunti con penna e pinza.
Nella Fase 1 i partecipanti hanno autonomamente raccolto informazioni sul materiale plastico per la stampa 3D, i componenti elettronici e i modelli per la progettazione in Fusion.
Nella Fase 2, il team ha iterato gli step di progettazione, stampa, assemblaggio e test fino al risultato finale, superando diversi ostacoli nella realizzazione proprio come in un progetto professionale reale.
Nella Fase 3, hanno perfezionato il controllo da programma.
Conclusione
Il risultato è un prototipo funzionante con un costo stimato di €172, notevolmente al di sotto del target di €260. Questo modello prototipale rappresenta un progetto facilmente replicabile a fini educativi, offrendo un’opportunità ideale per mettere in pratica i concetti appresi durante la formazione e affrontare con successo le sfide tipiche di un progetto complesso, innovativo, multidisciplinare e di squadra.